30/07/2009 Recensione dell'opera
L'interpretazione è tutta incentrata sul gioco di sguardi e pare condizionata da una sorta di gerarchia in base alla quale i personaggi, a seconda dei piani di appartenenza, guardano chi li precede mentre la luce, appunto, vuole rappresentare il fulcro dell'opera: il disco di luce è il punto, infatti, verso il quale lo sguardo della madre si rivolge , quasi disinteressata per un attimo alle sorti del bambino. Una forma di pane, elemento cardine in tante vicende future della vita del figlio, è posta a completamento della narrazione sul piano più vicino all'ossevatore. Personaggi moderni per la più antica ed emblematica delle rappresentazioni dell'umanità.
Giulio Carosone [Curatore]
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